Ogni giorno un imprenditore si alza e sa che dovrà correre. Più veloce delle tasse, appresso ai fornitori, alle spalle del dipendente svogliato, del cliente che non paga, e poi dalla famiglia, che ha bisogno di tempo e cure. In tutto questo è facile dimenticare di tutelare i beni da cui dipende il suo benessere, la sua salute e la sua famiglia.
Fermati un secondo e ragiona. Ogni giorno ti fai in quattro per far sì che tutto proceda per il meglio, dormi poche ore a notte con il pensiero che la tua azienda continui a fatturare, perché da te dipendono gli stipendi e il benessere dei tuoi cari.
Non mi sbaglio vero?
In questo contesto sei tu l’ingranaggio fondamentale su cui si regge la giostra: l’imprenditore fuoriclasse, la punta della tua squadra, quello senza il quale la partita non si può vincere. Non puoi mancare venti giorni, non puoi distrarti più di tanto. Se segui un po’ il calcio sai che ogni squadra ha il suo giocatore, quello che può determinare le sorti di una partita o stagione. Anche nella Formula 1 è spesso stato così. C’era il numero 1 e il numero 2. Ecco, persino per questi fuoriclasse sono previste clausole e contratti nati per proteggerli. E chi tutela te?
Se ti fosse successo di svegliarti una mattina con il mal di schiena e il dottore ti avesse detto di stare sdraiato, categoricamente, per un mese, tu potresti permettertelo? Hai un altro imprenditore fuoriclasse in grado di farti stare tranquillo? Un tuo sosia?
No, non credo. Se sì, sei tra i pochi fortunati, credimi.
Chiaro che un consulente assicurativo d’impresa non può fare i miracoli. Non potrà “imporre le mani” sulla tua schiena e farti tornare come nuovo in un pomeriggio. Ma:
- Può fare in modo che i giorni di assenza siano meno, grazie a cure e medici specializzati
- Può procurarti una diaria giornaliera, che ti aiuti a sopperire dal punto di vista economico alla tua assenza.
- Può procurarti un’entrata extra, con la quale potrai pagare un collaboratore esterno, o gli straordinari al tuo staff.
Pensi che tutto questo possa fare la differenza? Secondo me sì! Non certo come un miracolo… però aiuta, eccome. Questo è solo uno dei tanti esempi che potrei farti per rispondere alla domanda “ma a che cosa servono le assicurazioni?”.
So che mi scontro con un mondo restio a fidarsi degli assicuratori, restio a cambiare l’assicuratore aziendale di sempre, ma so che con un po’ di informazione e qualche chiacchierata senza impegno, è possibile tornare a fare consulenza.
Dopo una giornata di corsa, vuoi fermarti un attimo e dedicarlo al tuo futuro?
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