” A me non interessa, paga l’inail”
Se sei un artigiano, un titolare di azienda o un commerciante ed hai dei dipendenti ti sarà sicuramente capitato di rispondere in questo modo quando ti è stata posta la domanda:
“Sei tutelato nel caso un tuo dipendente si facesse male mentre sta lavorando?”
Quello che pensi sia un tuo alleato e da cui, nel caso di un infortunio di un tuo dipendete, ti aspetti aiuto e supporto non lo è affatto, anzi.
Sbagliando, si pensa che a seguito di infortunio il dipendete sarà liquidato in toto dall’ INAIL e che il suo datore di lavoro non abbia nessun ripencussione in merito all’infortunio. Sbagliato, anzi SBAGLIATISSIMO.
Esistono molti casi in cui l’ INAIL, dopo aver pagato il dipendete, richiede i soldi al datore di lavoro perchè ritenuto civilmente responsavile per quanto accauto. A questo punto se sei stato diligente e ben consigliato dal tuo consulente assicurativo la rivalsa sarà pagata dalla compagnia di assicurazioni, con cui si è stipulata la polizza di responsabilità civile, se invece non hai stipulato nessuna polizza o per risparmiare non hai inserito la garazia che ti tutela contro gli infortuni dei tuoi dipendenti sarai costretto a metterti le mani in tasca.
Forse, anche tu, stai pensando che quello che scrivo è solo una bella favoletta raccontata per impaurire le persone e che in fondo l’ INAIL, tu lo paghi, ed è impossibile che ti richieda dei soldi. A prova di quello che dico voglio riportare la raccomndata che l’ INAIL ha inviato alla compagnia di assicurazioni dell’imprenditore il cui impegato aveva avuto un infortunio in ufficio durante l’orario di lavoro.
Come hai poteto vedere l’ INAIL effettua “l’ azione di surroga”, detta anche rivalsa, di oltre ventiduemila euro nei confronti del datore di lavoro. In questo caso specifico l’imprenditore avendo stipulato una polizza di responsabilità civile operai sarà sostituito, nel pagamento, dalla sua compagnia di assicurazioni.
Ovvimente oltre alla rivalsa INAIL la compagnia di assicurazioni si sostituirà all’imprenditore anche per il pagamento del maggior danno richiesto dal dipendente.
Ti spiego meglio.
L’INAIL a seguito dell’infortunio effetturà una visita al dipendente con la quale decide di risarcire lo stesso con X euro. Qualora il dipendente non fosse soddisfatto, o ritenesse non congruente la cifra erogata dall’ INAIL, può richiedere un ulteriore rimborso alla propria azienda.
A volte viene negato, a volte viene invece stabilito che ci deve essere un integrazione al rimborso INAIL. In questo caso l’integrazione è stata di trentacinque mila euro.
Vedere foto per credere !!!!
Grazie alla polizza stipulta, l’imprenditore non ha dovuto affrontare nessuna spesa e gli oltre sessanta mila euro pagati dalla compagnia di assicurazioni ( a proposito: le assicurazioni non pagano mai!!!) non hanno pesanto né sull’azienda né sulla sua vita privata dell’imprenditore.
Le polizze quando vengono fatte bene e non snaturate, per pagare qualcosina in meno, ti salvano l’azienda!
E’ il caso di vedere se la tua polizza salverebbe a tua azienda o preferisci continuare a pensare che tanto a te non succederà mai?