Essendo tu un imprenditore, e non sapendo neanche cosa voglia dire POSTO FISSO, sai benissimo che le entrate dipendo al 100% dalle attività che riesci a svolgere e/o delegare ai tuoi collaboratori.
Sarai quindi d’accordo con me quando dico, che se domani ti succedesse qualcosa per la quale tu non riuscissi più a fare tutto quello che hai fatto fino oggi per te sarebbe un problema molto grave.
Giusto?
Mi confermi anche che questo problema si ripercuoterebbe molto violentemente anche sulla tua famiglia?
Siamo quindi d’accordo che il capitale umano è la prima cosa da tutelare.
Mio nonno avrebbe spiegalo lo stesso concetto con sei semplici parole:
<< quando c’è la salute, c’è tutto>>
I motivi per i quali non potresti essere più in grado di produrre lo stesso reddito del giorno prima, o di non poterlo produrre affatto sono tre.
UNO UNA GRAVE INVALIDITA’.
Pensa, che ogni giorno, a causa di malattie e/o infortuni, ci sono persone che restano invalide ed a causa del loro nuovo stato fisico non sono più in grado di svolgere la stessa attività che svolgevano il giorno precedente.
Ogni giorno ci sono invalidità gravi o gravissime per persone che hanno tra i 40 ed i 50 anni e credimi sono molto di più di quelli che vincono al gratta e vinci.
Ti voglio fare una domanda provocatoria:
Se oggi rimanessi invalido, sai a quanto ammonterebbe la pensione in invalidità che ti erogherebbe l’Inail?
Il secondo grande rischio è la PREMORIENZA.
Avendo un’azienda e forse anche una famiglia, mi sembra doveroso sapere cosa spetterebbe ai tuoi cari in caso di una tua improvvisa e prematura scomparsa.
Per permettere loro di mantenere uno stile di vita dignitoso dovresti sapere prima di tutto quanto erogherebbe l’Ianil ai tuoi cari e solo dopo, nel caso in cui lo ritenessi inadeguato, potresti integrare con una assicurazione privata.
Altra domanda provocatoria?
Sai a quanto ammonta e come si calcola la famosa reversibilità?
Il tuo assicuratore si è preoccupato di farti vedere a quanto ammonterebbero i tuoi risarcimenti oppure ti ha sempre proposto la classica polizza infortuni standard?
Fortunatamente ci sono moltissime persone che arrivano sane alla pensione, ma bisogna fare molta attenzione perché c’è ancora un ultimo rischio, seppur bellissimo, è pur sempre un rischio
IL RISCHIO DI VIVERE A LUNGO.
Negli ultimi 50 anni l’aspettativa di vita si è alzata di 14 anni e grazie alle cure ed alla medicina nei prossimi 50 anni continuerà a salire.
Tutto bello fin qui, ma ora dobbiamo guardare il rovescio della medaglia.
di quanto sono diminuite le pensioni nell’ultimo decennio?
Fino al secolo scorso, l’aspettativa di vita post pensionamento era di circa 20 anni con una pensione molto alta, a volte anche più alta dell’ultimo stipendio. Oggi l’aspettativa di vita post pensionamento è di circa 30 anni, e la pensione che si percepisce è molto più bassa dell’ultimo stipendio.
In sintesi si rischia di vivere a lungo con pochissimi soldi a disposizione.
Con il nostro sistema pensionistico, dove chi lavora non accantona per se tesso la pensione, ma paga la pensione di tutte quella persone che hanno raggiunto i requisiti per riceverla, questa situazione purtroppo è destinata a peggiorare. Quando i quarantenni di oggi andranno in pensione con; i tassi di natalità molto bassi e sempre più persone che scappano dall’Italia ci saranno abbastanza lavoratori per pagare le loro pensioni?
O L’INPS sarà costretto ad abbassare ulteriormente le pensioni e/o allungare l’età pensionabile?
La prima cosa che ti verrà in mente per ripararti da questo rischio è quella di accantonare più soldi possibili per la vecchiaia, ma credimi, quei soldi potrebbero non bastare anche se fossero cinquecentomila euro.
Guarda, per esempio Schumacher. La moglie è stata costretta a vendere dei beni per garantirgli le cure e non credo che sul loro conto corrente avessero solo cinquecento mila euro.